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Vicenza, città antica

Celebrata oggi in tutto il mondo per la veste urbanistica e architettonica assunta in età rinascimentale, grazie alle straordinarie creazioni del genio di Andrea Palladio, che le hanno assicurato un posto nella Lista del Patrimonio Mondiale sotto la tutela dell'Unesco, la città di Vicenza ha un ben più lungo passato, risalente all'epoca antica, anch'esso non privo di monumenti, forse ora meno conosciuti, ma di notevolissima importanza storica.
Il centro, sviluppatosi a partire da un originario nucleo insediativo che testimonianze riconducibili alla civiltà dei Veneti antichi documentano fin dal VI secolo a.C., venne gradualmente coinvolto nel processo di 'romanizzazione' che investì i territori della pianura padana e culminò nella concessione della cittadinanza romana da parte di Giulio Cesare, l'anno 49 a.C., allorché Vicetia divenne municipium con pieno diritto.
Nel tessuto urbano si individuano significative tracce della città antica, a cominciare dalla rete viaria, con un decumano massimo, l'arteria principale in senso est-ovest, approssimativamente ricalcato dall'attuale Corso Palladio, mentre il suo corrispettivo ortogonale, il cardine massimo, è di più incerta identificazione: forse ne conserva memoria l'odierno Corso Fogazzaro, lungo il quale è stato riportato alla luce un tratto di basolato, tipo di pavimentazione stradale, in trachite.
Vi sono anche resti magniloquenti di infrastrutture idrauliche: a breve distanza dal centro, in località Lobia, è visibile, per circa 180 metri, un tratto dell'acquedotto ad arcate subaeree che serviva l'abitato.
Sotto Palazzo Trissino si conservano i resti del Foro, cuore della vita pubblica; non mancano vestigia pertinenti all'edilizia abitativa, anche di eccezionale rilievo, come nel caso del criptoportico di Piazza Duomo, un lungo corridoio sotterraneo coperto a volta, pertinente a una ricca dimora patrizia e datato al I secolo d.C., unico esempio di questa tipologia architettonica perfettamente conservato, in tutta l'Italia settentrionale.


Sculture romane dal Teatro Berga. Vicenza, Museo Civico Naturalistico e Archeologico di Santa Corona

Sculture romane dal Teatro Berga. Vicenza, Museo Civico Naturalistico e Archeologico di Santa Corona
(foto Museo)

Tra i principali monumenti, va senz'altro ricordato il teatro romano di Berga, nell'area immediatamente a sud del centro; gli edifici che nei secoli dopo il tramonto dell'antichità si sono sviluppati sulle sue strutture ne rendono ancora leggibile la forma, con il perimetro semicircolare della cavea, lo spazio un tempo occupato dalle gradinate, compreso tra Via Santi Apostoli, Piazzetta San Giuseppe, Contra' Ponte Furo e Piazzola Gualdi, mentre i frammenti recuperati delle partiture architettoniche e della prestigiosa decorazione scultorea permettono di fissare la fase principale delle vicende costruttive intorno alla metà del I secolo d.C.